Sia dato il modello concettuale, ricavare il modello logico.

L’esercizio è interessante e ha un grado di complessità che entra nel vivo della progettazione SQL. Sfruttando le regole di lettura, cominciamo col costruire le entità logiche per quelle presenti nel modello concettuale di partenza. Individuiamo le chiavi primarie PK e i restanti attributi semplici. Nelle relazione N a N, individuiamo una terza tabella nuova. Nel nostro esercizio, due relazioni N a N quindi due nuove tabella Intestazione_conti e Assegnazione_prestiti. Le tabelle risultanti hanno due campi che diventano una chiave primaria composta, creata dalla combinazione copia delle due chiavi primarie delle rispettive tabelle che partecipano alla relazione. Nella pratica, i database non amano le chiavi composte per svariati motivi progettuali e di performance. Si preferisce inserire una chiave numerica standard auto-incrementale e aggiungere le due chiavi sopra dette come chiavi esterne. I nomi sono scelti in base alle tabelle coinvolte e le azioni espresse nelle relazioni. L’ultima regola fondamentale spetta alle relazioni 1 a N. In questo caso la chiave primaria della tabella con cardinalità viene copiata e aggiunta nella tabella con cardinalità N, diventando una chiave esterna FK.

Ultima modifica 1 Aprile 2023