I sensori di Micro:Bit

Abbiamo già visto nelle precedenti lezioni (ad esempio qui) come il nostro Micro:Bit sia molto versatile per far divertire i più giovani col coding semplice e intuitivo. A rincarare la dose, la nostra basetta è dotata di alcuni sensori molto interessanti che incuriosiscono soprattutto i coders più giovani. Vediamo quali e come usarli.

Sensore di temperatura

Il primo e più semplice dei sensori è quello della temperatura. Micro:bit non ha un vero sensore ambientale ma ne ha uno situato vicino al suo microcontrollore per proteggerlo da eventuale surriscaldamento. Motivo per cui la misura può risultare un po’ sballata rispetto al reale ed essere anche una manciata di gradi al di sopra. Il tassello che interfaccia il sensore di temperatura lo troviamo nel sottogruppo viola/rosa Ingressi. Ci associamo una pausa per effettuare un campionamento periodico, ad esempio di un secondo.

i blocchetti per provare il sensore di temperatura

Inviare una lettura con il Bluetooth

Arricchiamo la nostra esperienza di misurazione col Bluetooth. Dotiamoci di un secondo micro:bit con un compagno. Impostare il bluetooth è semplicissimo: basta andare nella sezione viola/lilla Radio e scegliere un canale per impostare l’accoppiamento. Ovviamente se lo facciamo in classe, ogni coppia dovrà scegliere un gruppo diverso! Per impostare l’invio usiamo il blocco “spedisci” o “spedisci coppia“, mentre il ricevitore avrà un blocco “radio – quando ricevi“. Possiamo impostare come ricevitore anche uno smartphone dotato della’app Micro:Bit realizzata da Samsung e scaricabile gratuitamente sugli store Android e IPhone.

inviare la temperatura ad un altro micro:bit
il micro:bit ricevitore o l’app su smartphone

Con il bluetooth possiamo arricchire le nostre esperienze posizionando il micro:bit che misura in un posto non accessibile, dentro un frigorifero, una scatola, altro contenitore come il fondo della stampante 3D in azione o altra stanza addirittura, e ricevere il suo dato a distanza.

Sensore di luminosità

Altro sensore facile da utilizzare è quello di luminosità. Abbiamo due alternative simpatiche: mostriamo il numero secco, come fatto per la temperatura ma risulta essere poco intuitivo perché basato su una scala di misurazione specifica del micro:bit troppo lontana dalle misure/grandezze fisiche didattiche, oppure usiamo un piccolo istogramma dinamico. In genere una lampada a led di tipo scolastico ha una misura intorno ai 40/45 come riferimento. Aggiungiamo una pausa per effettuare campioni ogni intervallo prefissato.

misura di intensità luminosa

Per l’istogramma andiamo invece nella sezione viola scuro denominata LED e scegliamo il blocco “disegna un grafico a barre di“. Il valore “fino a” è un fondoscala. Il valore massimo è 255 ma possiamo giocare con un valore nominale diverso.

l’istogramma con il valore misurato

L’esperimento carino per gli studenti più giovani è muovere la mano sopra i led che sono i responsabili della cattura anche della luminosità, per vedere come varia il diagramma, o accendere la luce del proprio smartphone per vedere come il quadratino si accenda con tutti i led pieni.

Accelerometro

Un altro dispositivo interessante l’accelerometro, un sensore in grado di misurare la variazione di forza di gravità tra -2g e 2g sui tre assi x, y, z. Sul nostro micro:bit è espressa con un valore tra 0 e 1024. La misura è piuttosto complessa da capire ed utilizzare ma possiamo usare il nostro accelerometro per simulare se la basetta è stata scossa e effettuare il lancio di un dado finto con la funzione valore casuale nel gruppo Matematica. Nel gruppo Ingressi troviamo il blocco azione “quando scuotimento” che in realtà possiamo personalizzare con numerose azioni diverse.

Il dado con micro:bit

Ultima modifica 16 Novembre 2022