Un esercizio piuttosto articolato, una delle ultime configurazioni che si possono fare sull’argomento routing. Qui simuliamo tre poli scolastici, ognuno caratterizzato da una rete interna ed un router di confine. I tre router sono collegati tra di loro ad anello. Vogliamo consentire ad una qualsiasi delle reti scolastiche di raggiungere una delle restanti tre. Vediamo come configurare il tutto.

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Le reti scolastiche
Per simulare le reti scolastiche abbiamo inserito un router di confine del tipo “empty” rinominato col nome dell’istituto, per poi aggiungerci due schede di rete seriali S e una scheda di rete ethernet, ad esempio CGE. Abbiamo quindi simulato la rete semplicemente aggiungendo uno switch di quelli preimpostati, ad esempio il 2950 a 24 porte ed un pc. Non abbiamo fatto considerazioni particolari sulle schede di rete e la loro velocità. Come scegliere gli indirizzi di rete? Non c’è una specifica particolare per questo esercizio: abbiamo deciso 192.168.20.0 /24, 172.16.1.0 /24 e 10.0.0.0 /8 rispettivamente per la rete di ITT Alessandrini, IP Marino e Liceo. Per i tre pc abbiamo quindi impostato nella scheda di rete IPv4 un indirizzo IP della rete prefissata scegliendo un host a caso. E’ bene subito, assieme all’indirizzo di rete, impostare il gateway scegliendo un indirizzo della stessa rete. Come prassi si scegli o il primo o l’ultimo disponibile. Impostato il gateway sul pc, copiarlo sull’interfaccia ethernet del rispettivo router di confine e accendere l’interfaccia. Come abitudine delle nostre configurazioni, scegliamo l’ultimo IP disponibile, quindi rispettivamente 192.168.20.254, 172.16.1.254 e 10.0.0.254 (questo del 10.0.0.0/8 in realtà non è l’ultimo esattamente). Trovate numerosi esercizi tra queste pagine sulla configurazione delle reti LAN interne e del rispettivo router di confine. Ad esempio -> qui.
Ricordate di testare subito la vostra rete con una bustina tra pc e router di confine e viceversa per essere sicuri che la configurazione della rete interna sia andata in porto.
Le interfacce esterne
Veniamo alla configurazione delle rotto. Ci siamo concentrati sulle bocche dei router che danno verso l’interno delle loro reti interne. E’ giunto il momento di configurare quelle esterne che vanno a costituire l’anello. Se non lo abbiamo già fatto, usiamo il cavo rosso “a mano” per collegare le interfacce seriali dei router fino a costruire l’anello in figura. E’ importante che vi annotiate le interfacce che si guardano tra router e router o abbiate la visualizzazione delle interfacce con la sigla ad esempio Se0/0 o Se1/0.
Quali IP scegliamo per le 6 interfacce dell’anello? In realtà ci sono due semplici regolette:
- l’interfaccia esterna deve essere su una rete diversa da tutte le altre reti delle restanti interfacce esterne o interne
- due interfacce di router che si guardano devono essere configurati con IP della stessa rete
Se non seguiamo queste due regolette, il router ci può avvisare che gli indirizzi IP/reti si sovrappongono per il primo punto, o non è possibile tracciare una rotta nel secondo punto.
Cominciamo con il collegare i router ITT Alessandrini e IP Marino. Per le regolette appena scritte dobbiamo scegliere una rete che sia diversa da quelle interne ma in comune tra le due interfacce che si guardano. Scegliamo ad esempio una classe di indirizzi completamente diversa la 1.0.0.0/8 e impostiamo nel router di sinistra nell’interfaccia Se0/0 l’IP 1.1.1.1/8 mentre 1.1.1.12/8 nell’interfaccia Se0/0 del router di destra. la rete su quel ramo è la stessa e soddisfa il vincolo di essere diversa da 192.168.20.0 e 172.16.1.0.
Analogo ragionamento lo ripetiamo tra il router ITT Alessandrini e Liceo che sono collegati sulle interfacce Se1/0 e Se0/0 rispettivamente. Qui attenzione. Dobbiamo scegliere un IP che sul router ITT Alessandrini sia su una rete diversa dalle precedenti impostate 192.168.20.0/24 e 1.0.0.0/8. Qui la scelta è dettata dalla rete 1.0.0.0/8 che ci obbliga a scegliere una rete come 2.0.0.0 /8 che è diversa da 1.0.0.0 /8 con il primo ottetto bloccato per la rete. A questo punto scegliamo un IP per la scheda dei router ad esempio 2.2.2.2/8 e 2.2.2.3/8.
Il gioco è chiaro. Dobbiamo configurare l’ultimo ramo da Liceo a IP Marino. Ci occorre una rete diversa da quelle impostate su Liceo che ha 10.0.0.0/8 e 2.0.0.0/8. Scelgo 3.0.0.0/8 e imposto due IP 3.3.3.3 Se1/0 di Liceo e 3.3.3.4 sul router Se1/0 di IP Marino.
Possiamo provare la configurazione dei router utilizzando la bustina tra router e router. Eccezion fatta per il primo pacchetto che può fallire, i restanti dovrebbero transitare tutti.
Le rotte statiche
Dobbiamo istruire ora i router ad instradare il traffico tra reti interne. Possiamo procedere in due modi: graficamente oppure digitando i comandi nella CLI. Vediamo la veste grafica.
Posizioniamoci sul router ITT Alessandrini. Andiamo nella scheda Config e il bottone Static sotto il divisorio ROUTING. Ci si apre una maschera di inserimento delel rotte che desideriamo impostare. Solo tre voci, semplici ed intuitive:
- Network: la rete locale che vogliamo raggiungere dall’interno della rete ITT Alessandrini.
- Mask: la maschera della rete interna che voglio raggiungere
- Next Hop: l’indirizzo IP della bocca del router lato esterno, che ridà sull’anello, e che contiene la rete da raggiungere
Nel caso del router ITT Alessandrini, vogliamo raggiungere la rete interna di IP Marino 172.16.1.0 con maschera 255.255.255.0 che si affaccia esternamente sull’anello con indirizzo 1.1.1.2 precedentemente configurato. Analogamente, per raggiungere la rete del liceo, imposto indirizzo di rete 10.0.0.0/8 e il suo Next Hop, prossimo salto, sarà l’IP della scheda Se1/0 che si affaccia sull’anello.

Poetete controllare la vostra configurazione anche cliccando l’icona della lente di ingrandimento in alto a sinistra. Nel sottomenu scegliamo Routing. Quella che segue è la tabella di routing ottenuta con la lente di ingrandimento sul router Liceo.

Per testare il nostro anello non ci resta che sparare le nostre bustine da una rete all’altra ed attendere la risposta positiva. Attenzione! Se le rotte non sono configurate bene su entrambi i nodi, i pacchetti icmp delle bustine potrebbero arrivare a destinazione ma non tornare indietro, di fatto, fallendo il ping in toto! Nell’immagine catturata, invitiamo a notare come indirizzi, reti, configurazioni varie siano riportate con etichette anche a fianco dei dispositivi per facilitare la lettura del progetto ed effettuare eventuale troubleshoting.
Il file di progetto
Segue il file pkt da usare in Cisco Packet Tracer. Si consiglia la versione 8.2.0
Ultima modifica 4 Novembre 2022